venerdì, maggio 29, 2009

Quanto costa il tuo computer?


... ti rispondo io: NON molto!
Se penso a quanto costavano i computer solo 15 anni fa, ma anche 10, ormai il computer è un bene di largo consumo.
Bene! dato questo assunto la maggior parte degli utenti presta tanta attenzione a non rovinare il suo pc e poi non considera nemmeno il valore di quanto contenuto nel proprio computer. Non parlo solo dei privati, ma anche di piccole aziende e realtà lavorative che sembrano dimenticarsi dell'esistenza dei propri dati: come se tutto quello che è salvato in un computer fosse in una cassaforte a prova di disastro nucleare.
Parlavo di backup dati proprio poco tempo fa scrivendo della vulnerabilità degli hard disk, ma l'argomento mi è tornato tra le mani oggi con un articolo che tratta di tecniche di salvataggio archivi. Questo blogger si chiede quanto sicuri siano i nostri backup archivi dando per assunto che i salvataggi vengano fatti, a me invece è venuto proprio da chiedermi quanti di noi abbiano attivato una procedura di backup regolare ( o quasi).
Secondo me siamo in pochi, soprattutto nel mercato casalingo, a preoccuparci di un regolare backup. Molti hanno acquistato il loro primo computer e lo stanno usando senza una vera cultura specifica a riguardo: magari l'acquisto è nato come passo successivo alla macchina fotografica digitale e viene visto quasi esclusivamente come deposito per le foto e per un po' di navigazione internet.
Anche chi però usa il computer in modo più completo e regolare cade spesso vittima della pigrizia: pur sapendo che il computer si può rompere, consapevoli di quanto è contenuto nei loro giganteschi hard disk, alla fine la noia di mettersi li a fare un salvataggio, scegliere le cartelle da trasferire e poi aspettare ha la meglio. Così Terabytes di dati sono a rischio di "evaporazione" nei computer di mezzo mondo.
L'articolo che leggevo oggi tratta sopratutto di backup aziendali eseguiti su nastro, e si chiedeva quanti operano correttamente verificando di quando in quando i nastri facendo un restore di controllo, usando varie cassettine diverse per non usare sempre la stessa, e controllando i Log della procedura di backup.
La prima reazione che ho avuto è: "ma possibile che ancora si facciano i backup su nastro" è un supporto obsoleto, lento, poco affidabile, infido e quando devi ricuperare un dato c'è da mettersi le mani nei capelli e contemporaneamente pregare.
I nastri (i DAT per intenderci) sono quelle cassettine che sembrano dei videotape in miniatura e che necessitano di lettori speciali molto costosi e spesso con una vita limitata come tutte le unità meccaniche. Il Dat richiede poi il regolare uso di una cassetta pulisci testine, perchè i nastri che corrono ad alta velocità depositano una grossa quantità di polvere di ferrite sulle testine stesse sporcandole e falsandone il funzionamento. Prima scrivevo che il DAT è infido anche perchè spesso la procedura esegue il backup senza dare segnalazioni di errore ma quando poi si va a rileggere quel nastro chissà come mai risulta illeggibile. Sarà per problemi di temperatura, umidità, o solo perchè la testina che lo ha scritto era troppo sporca oppure il nastro troppo usato: fatto sta che io di mettere i miei dati su di un supporto di questo tipo proprio non me la sento.
Non dimentichiamoci poi che il DAT è un nastro, e quindi come tale è un supporto ad accesso sequenziale, proprio come le vecchie cassette di musica. Voglio dire che se tutto va bene e devo recuperare una informazione che si trova in un file di Excel posto verso la fine, la procedura di restore deve scorrere tutto il nastro per caricare magari 10KB di materiale: in pratica magari ci metto 15 minuti per una stupidata per la quale devo imparare ad usare programmi di solito abbastanza complicati. Decisamente il DAT non fa per me.
Dato quindi per assunto che io considerò già persi quei dati di cui possiedo una sola copia, oggi con l'irrisorio costo dei dischi esterni ritengo che una sana procedura di salvataggio se la possano permettere proprio tutti. Basta un disco esterno (USB o di rete) e un qualche programma che ci aiuti a rendere semplice e automatico il salvataggio (ce ne sono molti ottimi e gratuiti) e il gioco è fatto.
Niente DAT dunque, solo dischi fissi che di solito dichiarano in modo molto più trasparente la loro imminente rottura e permettono operazioni più semplici sia in fase di salvataggio che di ricupero dati.
Il prossimo giro, vi darò due dritte circa un paio di possibili software gratuiti per eseguire un backup efficiente, e come fare a salvare anche la posta elettronica grande problema di molti programmi di posta.

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